🟥✝️ Omelia Esaltazione della Santa Croce

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Dal Vangelo secondo Giovanni 3,13-17

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:

«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.

Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.

Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui». 

La festa dell’Esaltazione della Santa Croce ci sorprende con una luce nuova: dal Vangelo di Giovanni, nel dialogo con Nicodemo, emerge un’immagine gloriosa della Croce. 

Non più solo peso e sofferenza, ma rivelazione dell’amore del Padre attraverso il Figlio che vi sale volontariamente. 

Così anche noi siamo chiamati a riconciliarci con le nostre croci quotidiane, imparando da Gesù a viverle non come condanna, ma come via che apre un orizzonte di gloria.

Il segreto è l’ascolto: il Salmo ce lo ricorda. Se restiamo in ascolto del Signore, la croce non ci schiaccia ma diventa albero di vita. 

Il rischio invece è ribellarsi, abbandonare la fede, non accorgerci che Dio è accanto a noi.

In realtà, Lui ci sostiene, ci porta nei momenti più duri: questa è la vera consolazione, il “paradiso in terra”.

San Paolo dice che nulla ci separerà dall’amore di Cristo. 

Allora una vita bella non è senza croce, ma è vivere amando nella situazione in cui ci troviamo. 

La croce diventa maestra di verità, ci purifica come oro nel fuoco e ci rende autentici. 

Per questo possiamo dire: benedetta la croce che la vita ci pone, non quelle che ci cerchiamo da soli.

Gesù ha affrontato la croce restando in comunione con il Padre: le sue prime e ultime parole, nel Vangelo di Luca, sono state “Padre”. 

Anche noi possiamo vincere se ci affidiamo a Lui. 

Conoscere e vivere le parole di Gesù è la nostra unica vera forza per affrontare la vita e trasformare ogni croce in occasione di risurrezione.