✨ Vangelo e Omelia NATALE DEL SIGNORE (Messa vespertina della vigilia)
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa «Dio con noi».
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa; senza che egli la conoscesse, ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù.
Fratelli e sorelle, questa sera ho voluto sfidarvi leggendo la genealogia completa di Gesù, perché quando abbiamo a che fare con il Signore non sempre dobbiamo scegliere la scorciatoia.
Quei nomi, che forse ci sono sembrati lontani o incomprensibili, sono in realtà la storia concreta da cui nasce Gesù: uomini e donne spesso fragili, discutibili, come ciascuno di noi.
È da loro che Dio ha fatto nascere il Salvatore.
Il Vangelo ci dice che Gesù è vero Figlio di Dio, ma anche figlio di Abramo e di Davide: ha una storia, un popolo, una lunga attesa alle spalle.
Eppure arriva in un modo inatteso: non come un re potente, ma come figlio di una giovane donna di Nazareth.
Dio entra nella storia e allo stesso tempo la rinnova.
Questo Vangelo ci ricorda che anche noi abbiamo una storia familiare, con le sue ferite e le sue complessità, ma attraverso il Battesimo siamo figli di Dio.
Da oggi possiamo scegliere chi vogliamo essere, accogliendo il dono di questo Bambino.
Gesù è un dono, ma anche un compito: custodirlo, farlo crescere nella nostra vita.
Più ci prenderemo cura di Lui, più Lui si prenderà cura di noi.
Giuseppe ci insegna l’ascolto e l’attesa. Non agisce d’impulso, ma lascia spazio a Dio.
Anche noi siamo chiamati a fare silenzio, soprattutto in un Natale spesso pieno di rumore.
Natale è silenzio, ascolto, incontro.
Gesù non nasce solo duemila anni fa: nasce oggi, nella nostra vita.
E se lo accogliamo davvero, la nostra vita cambierà in meglio, perché Gesù non toglie: Gesù aggiunge.
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