🟪 Vangelo e Omelia Lunedì della prima settimana di Avvento
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Dal Vangelo secondo Luca (23,35-43)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Fratelli e sorelle, con l’Avvento inizia un tempo benedetto che ci prepara al Natale, memoria della venuta di Gesù nella carne.
È un periodo prezioso, perché nel Natale è già racchiusa la Pasqua, e perché siamo chiamati a scegliere come viverlo.
Non contano le circostanze esterne: dipende da noi decidere cosa fare di queste settimane, per non arrivare al 25 dicembre senza alcun cambiamento.
Il Vangelo ci invita a vegliare: a svegliarci dal sonno dell’abitudine e dell’intontimento spirituale.
La Parola ci scuote perché ci ama.
Ogni evento importante richiede preparazione, e anche l’Avvento è un tempo per orientare il cuore.
Il Vangelo usa immagini forti, ma la buona notizia è che Gesù viene per salvarci.
I Padri parlano di tre venute: quella storica a Betlemme, quella futura alla fine dei tempi e quella quotidiana, nella Parola, nei Sacramenti e nella vita di ogni giorno.
Ma siamo noi a decidere se accoglierlo.
L’Avvento è un cammino interiore per riconoscere il Signore e andare incontro a Lui così come siamo, passo dopo passo.
Come dice Isaia: “Venite, camminiamo nella luce del Signore”.
È un tempo di gioia e consapevolezza, perché Dio si fa bambino per avvicinarsi a ciascuno di noi e guidarci alla vita nuova.
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