✨🟫 Vangelo e Omelia San Francesco d'Assisi, Patrono d'Italia

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Dal Vangelo secondo Matteo 11,25-30

In quel tempo, Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Fratelli e sorelle, buona festa di San Francesco! 

In questa solennità ascoltiamo un brano che ci apre alla preghiera di Gesù e al suo profondo rapporto con il Padre. 

Ciò che diciamo di Gesù possiamo dirlo anche di Francesco, innamorato a tal punto del Signore da identificarsi con Lui.

Le stimmate non sono che il segno visibile di un cammino interiore iniziato con la sua conversione: la scelta di adorare solo Dio e seguire Cristo, lasciandosi guidare dallo Spirito Santo. 

Francesco cercava luoghi solitari per colloquiare con l’Amato, per incontrare il volto del Padre e conformarsi a Colui che per amore si è fatto uomo.

Francesco scopre che il Signore del cielo e della terra si è fatto piccolo, e in questo mistero di umiltà trova la sua gioia. 

Diventando piccolo e ultimo, incontra la grandezza di Dio e vive un’unione profonda con Cristo, fino alla piena conformazione sul monte della Verna.

Francesco sperimenta che il giogo del Signore è dolce e il suo peso leggero, perché condiviso con Gesù. 

Tutto diventa canto e lode al Creatore. 

Innamorato di Cristo, ama la Chiesa e i suoi ministri, riconoscendo nella Parola e nell’Eucaristia i due doni inseparabili di Dio.

Anche noi siamo chiamati ad amare Gesù nel suo Corpo e nella sua Parola, a vivere i sacramenti e la preghiera. 

Così conosceremo Cristo, centro e fine di tutte le cose, come ce lo insegna il nostro amato San Francesco.

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