◻️✨Impressione della Sante Stimmate di San Francesco
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Dal Vangelo secondo Luca 9,23-26
In quel tempo, Gesù diceva a tutti: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà. Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?
Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell'uomo, quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi».
Fratelli e sorelle, siamo qui per rendere grazie al Signore che ha fatto meraviglie nella nostra vita.
Al centro c’è Lui, principio e fine del nostro cammino.
Questa sera contempliamo San Francesco, fratello di tutti, che è stato conformato a Cristo non solo nel cuore ma anche nella carne.
Le stimmate non sono solo sue, ma anche nostre: segni degli incontri profondi che lasciano tracce nella vita.
Alcune sono ferite di dolore che abbiamo rifiutato, ma con Gesù possono essere trasfigurate e diventare luogo d’incontro e di consacrazione.
È questa l’esperienza di Francesco, ma prima ancora di Cristo stesso: ferite che fioriscono in vita.
Accogliere la Croce significa accogliere la vita così come viene, certi che il Signore ci dona la sua pace.
Francesco, pacificato dalle stimmate, canta le Lodi di Dio Altissimo: non più lui, ma Cristo in lui.
Così trova forza e gioia per evangelizzare, anche nel dolore.
Anche noi siamo invitati a riconciliarci con le nostre stimmate, ad ascoltare il Vangelo e obbedire con fiducia, come Maria.
Non una felicità facile e immediata, ma quella che nasce dall’amare la vita fino in fondo.
Allora anche il nostro cuore canterà un inno di lode al Dio fedele e amorevole.
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