◻️✨OMELIA FESTA SANTA CHIARA

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Dal Vangelo secondo Giovanni                                                                                     154-10

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso, se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me, viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano.

Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. 

In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli.

Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti dei Padre mio e rimango nel suo amore». 


Fratelli e sorelle, oggi festeggiamo Santa Chiara d’Assisi, la “pianticella” di San Francesco, che lasciò la nobiltà per seguire Cristo povero e umile, ispirata dall’esempio di Francesco.

La sua vita, vissuta quasi interamente in clausura a San Damiano, ebbe eco in tutta Europa, segno che ciò che conta è la testimonianza concreta e le relazioni autentiche.

San Paolo ci ricorda che abbiamo un tesoro in vasi di creta: la potenza viene da Dio, non da noi.

Gesù stesso, tesoro del Padre, si è fatto uno di noi fino a non essere riconosciuto.

E ci dice: “Rimanete in me e io in voi”, come lui rimane nel Padre.

I Santi ci credevano davvero: per questo portavano frutto.

In un’epoca di iperconnessione che spesso disconnette, siamo chiamati a coltivare l’ascolto e la presenza reale.

Chiara scrisse lettere splendide, portate lontano dai frati, senza mai lasciare Assisi: il Vangelo vissuto si diffonde da sé.

Gesù promette che, se rimaniamo in Lui e le Sue parole in noi, possiamo chiedere e ricevere: ma occorre pregare secondo la Sua volontà, non i nostri capricci.

Il frutto dell’unione con Cristo è l’amore, lo stesso che il Padre ha per il Figlio e il Figlio per noi.

La nostra missione è amarci gli uni gli altri come Gesù ci ha amato, non per orgoglio ma per servizio.

Chiediamo alla Madonna e a Santa Chiara la grazia di conoscere Gesù e compiere le sue opere, certi che, pur fragili, siamo portatori di un tesoro infinito.


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