🟩 OMELIA NELLA FESTA DELLA TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE

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Dal Vangelo secondo Marco
Mc 9, 2-10

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli.
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati.
Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

Nel cuore dell'estate, questa festa arriva come un fulmine a ciel sereno. 
È un momento in cui Gesù, dopo aver annunciato la sua passione e affrontato il rifiuto di Pietro, si rivela nella sua gloria divina. 
La Trasfigurazione di Gesù non solo svela la sua vera natura di Figlio di Dio, ma ci invita a riflettere su chi siamo noi: chiamati a vivere come figli di Dio già su questa terra. 
Questo richiamo alla Trasfigurazione non è un mero evento visivo, ma un invito all'ascolto. 
Dio Padre, infatti, ci dice di ascoltare suo Figlio, un imperativo che supera la semplice accettazione di un dogma.

Pietro, affascinato dalla visione, vorrebbe rimanere lì, ma il cammino cristiano non passa per la visione, bensì per l’ascolto. 
L'esperienza di Pietro ci ricorda che siamo fatti per il cielo, ma dobbiamo continuare il nostro percorso sulla terra attraverso l'ascolto. 
Anche Maria, prima di concepire fisicamente Gesù, lo ha concepito attraverso l'ascolto. 
Questo episodio evangelico sottolinea che la vera grandezza di Maria risiede nel suo essere discepola.

Anche in estate, quando sembra che tutto vada in vacanza, l’ascolto non deve mai fermarsi. 
Attraverso di esso, lo Spirito Santo plasma in noi il Figlio di Dio, così come avvenne nel grembo di Maria. 
L'accesso al Vangelo oggi è alla portata di tutti, ma la scelta di ascoltarlo e metterlo in pratica rimane una decisione personale e quotidiana.

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