🟩 OMELIA MARTEDÌ XII SETTIMANA DEL T.O. (IN MEMORIA DI PADRE COSTANTINO RUGGERI)

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Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 7, 6.12-14
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».

Il Signore Gesù ci invita a diventare suoi discepoli attraverso l’ascolto della Parola, la frequentazione dei Sacramenti e seguendo l’esempio dei santi. Padre Costantino ha preso seriamente questo invito,  lui un innamorato di Gesù che ha messo il Signore al primo posto nella sua vita, proclamando il primato di Dio. La Prima Lettura evidenzia la difesa di Dio contro l’arroganza del re Sennàcherib, indicando come il Signore protegge il suo popolo quando questi sceglie di fidarsi di Lui.

La vita cristiana non è una noia, ma un continuo ricominciare con la Parola di Dio che ci viene data ogni giorno. La bellezza della chiesa e la pace che offre sono segno della presenza viva del Signore, e siamo chiamati a custodire e far risplendere questa presenza con la nostra santità. La testimonianza dei santi deve provocare in noi il desiderio di fare lo stesso, come fece Padre Costantino, ispirato da San Francesco.

Il Vangelo ci invita a vivere non al minimo ma al massimo, ovvero a fare agli altri ciò che vorremmo fosse fatto a noi, amando Dio e il prossimo. Una vita bella è una vita donata agli altri, vissuta con creatività e santità, come quella di Padre Costantino.

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