🟥 ✝️OMELIA VENERDÌ SANTO
Dal Vangelo secondo Giovanni 19,25-30
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
Eccoci giunti al Venerdì Santo, cuore del Triduo Pasquale.
Vivremo l’Azione Liturgica della Passione, seguendo Gesù nelle sue ultime ore.
Dopo l’Ultima Cena, Gesù si reca al Getsemani per pregare e accogliere la volontà del Padre.
Viene catturato, ma è lui a consegnarsi: “Chi cercate? Sono io.”
Gesù è il protagonista della sua Passione, guida gli eventi con piena consapevolezza e amore fino alla fine.
Di fronte alle autorità religiose e politiche, rimane saldo, sostenuto dal Padre, abbracciando la croce che trasforma in albero di vita.
La Passione inizia e si conclude in un giardino, come un richiamo all’Eden: là dove Adamo ha peccato, ora Gesù obbedisce.
Sulla croce consegna tutto sé stesso al Padre e agli uomini.
Dona la Madre al Discepolo e il Discepolo alla Madre: nasce una nuova comunità.
Gesù, nudo e spogliato, è l’uomo compiuto, il crocifisso bello.
Dalla sua ferita escono sangue e acqua: nutrimento e purificazione per chi sceglie di seguirlo.
Oggi, decidiamo se morire con Cristo per risorgere con Lui.
Come dice San Paolo: “Se siamo morti con Lui, vivremo anche con Lui.”
Commenti
Posta un commento