⬜️🕯️ OMELIA VEGLIA PASQUALE

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Dal Vangelo secondo Luca                                                                                                      24,1-12

Il primo giorno della settimana, al mattino presto [le donne] si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù.

Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”».

Ed esse si ricordarono delle sue parole e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli.

Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse. Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l’accaduto.

 

Celebriamo con gioia la Veglia Pasquale, culmine del Triduo, centro dell’anno liturgico. 

Questa Notte si riaccende la speranza per ogni persona, perché Cristo è risorto e chi crede in Lui non sarà mai deluso. 

Gli uomini possono deluderci, ma il Signore no: ha dato la vita per noi con piena consapevolezza, ci ha amato fino alla fine.

 

Celebriamo questi Santi Misteri per crescere nella consapevolezza e imparare a vivere come Gesù, vero Uomo e vero Dio, che ha vissuto in pienezza. 

Ogni anno torniamo a questa Veglia, non per abitudine, ma per penetrare più profondamente il mistero della nostra fede. 

Non dobbiamo stancarci mai di ascoltare la Parola, cantare le meraviglie di Dio, pregare, meditare, perché tutto ci prepara a vivere da risorti.

 

Nel Triduo abbiamo contemplato il volto del vero Dio: un Dio che serve, che dona la vita, che risorge. La notte della risurrezione è la notte delle notti, testimone del prodigio dei prodigi: Gesù è risorto! E se siamo risorti con Lui, nulla ci farà più paura, nemmeno la morte.

 

Viviamo da risorti, con gioia, con coraggio, testimoniando con la vita prima ancora che con le parole. Perché se abbiamo incontrato il Risorto, tutto cambia. 

E possiamo continuare ogni giorno questo cammino, sostenuti dalla Parola e dai Sacramenti, facendo memoria del nostro Battesimo e nutrendoci dell’Eucaristia, dono dei doni.

 


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